Storia

Capodacqua è una frazione del comune di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), agli estremi confini delle Marche 880 mt. sul livello del mare, confina con la Regione Lazio e Umbria; prende il nome dall’acqua, che sgorga da ogni parte e dà il suo contributo (70%) all’acquedotto “Pescara del Tronto”.

Paese antico, le cui origini si perdono nella leggenda. Era uno dei paesi di confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli, spesso in guerra con Norcia per il possesso di terre montane, allora unica risorsa per il sostentamento; proprio tale risorsa porterà l’attenzione di Ascoli verso i territori dell’alta Valle del Tronto e la città, nel 1255, raggiungerà un importante accordo con Norcia, dopo che nel 1251 si era vista costretta a fabbricare negli Appennini un Forte per guardia dei confini occidentali, al fine di cautelarsi dalle scorrerie dei Norcini con il contributo di Amatrice e Castel Trione: in base ad esso la città umbra cede ad Ascoli i comuni di Accumoli, Arquata, Tufo, Rocchetta e Capodacqua.

Nel 1429 Papa Martino V cedette Arquata e il suo comprensorio a Norcia. Rimase sotto Norcia fino al XVIII sec. con alterne vicissitudini. Capodacqua, Arquata e la sua Rocca, nel corso del XV sec., furono protagoniste delle lotte tra gli ascolani e i norcini che rivendicavano il possesso del Comune. Rimarrà legata a Norcia fino al 1554 allorquando, con le nomine papali dei castellani e dei pretori finì ogni autonomia locale. A seguito dell’invasione francese – 1809 –  la prefettura di Norcia decadde e Arquata fu assoggettata a Spoleto, allora capoluogo del Dipartimento del Trasimeno. In quel periodo fu capoluogo di cantone, fu restaurata la Rocca e armata di piazzuole di artiglieria. Fu dotata di una guarnigione permanente e divenne il terzo fortilizio del Dipartimento con le Rocche di Perugia e Spoleto. Dopo la caduta di Napoleone, il governo Pontificio della restaurazione levò all’Umbria Arquata, Capodacqua ecc.. e le incorporò nella delegazione di Ascoli Piceno, partecipando alla giurisdizione pretoriale nel 1832. Capodacqua possiede monumenti storici di notevole valore artistico, tra cui il più importante è certamente il Tempietto ottagonale dedicato alla Madonna del Sole, con affreschi del 1500, di cui alcuni attribuiti al Cola d’Amatrice.

Sopra Capodacqua c’è Forca Canapine, famosa stazione sciistica. Il paese possiede inoltre la Comunanza Agraria, Amministrazione di beni montani che funziona come un’amministrazione pubblica, una Mandataria che amministra beni Montani comuni, che però funziona come una società per azioni.